Banchettando

Continua da Basso Egitto - Palazzo del Governatore - Sala del trono

Entrammo nella sala per la consumazione del pranzo e ci accomodammo sui morbidi cuscini.
Aiutai la mia sposa e poi presi posto, aspettando ceh tutti si accomodassero e le ancelle ci servissero.

Continua da Basso Egitto - Palazzo del Governatore - Sala del trono

Mi accomodai su un grande cuscino colorato, accanto al mio sovrano e compagno di vita.
Un'ancella mi porse dell'acqua, mentre attendevo che la mia ancella di fiducia, Nefer-hotep, si accomodasse dietro di me.

Continua da Basso Egitto - Palazzo del Governatore - Sala del trono

Entrata nella sala dove eravamo soliti consumare i pasti, attesi che la mia regina si accomodasse, prima di prendere posto su di un grosso cuscino dietro di lei.
Poi, una serva, mi porse una ciotola con del cibo e presi a consumarlo.

Mangiavo e volgevo spesso lo sguardo e un sorriso alla mia sposa, ma non potevo fare a meno di pensare alle profezie del Gran Sacerdote di Sutekh.
I commensali si gingillavano in vacui discorsi, mentre il mio sguardo li scrutava attentamente: chi tra loro mi avrebbe tradito?

Continuavo a mangiare, ma non potevo fare a meno di osservare il volto preoccupato del mio consorte.
La profezia del sacerdote doveva averlo sconvolto e ne comprendevo bene i motivi: non potevamo fidarci di nessuno; lui più di me.
Chissà se aveva dubbi anche su di me.
Gli poggiai una mano sul braccio: "Tranquillo! Sutekh ci proteggerà!" dissi per tranquillizzarlo.

Non potevo fare a meno di notare la tensione che c'era nell'aria.
In quel momento non potevo sapere che sarei potuta essere indiziata come la potenziale traditrice, dato che il mio sangue, a differenza di molti a corte, era egiziano.
Cercai di non dar peso alla parole del sacerdote, poiché predicava per un dio straniero che io non riconoscevo.
Chinai la testa sul mio pasto e mi estraniai dal resto dei presenti.

Edited by soppesando - 12/7/2012, 22:52

Guardai verso la mia spelndida compagna, poggiai la mia mano sulla sua e le sorrisi annuendo con il capo.
"Sì, certo... Sutek non ci abbandonerà..."

Sapevo che in cuor suo era ancora preoccupata, benché confidasse in Sutekh.
Presi del pane, lo intinsi una salsa e gliela porsi in segno di consolazione.
"Se nel pomeriggio sei più libero, potremmo passeggiare un po'!"

Non potevo fare a meno di ascoltare, dato che ero vicina a loro, ma non volevo che qualcuno pensasse che lo stessi facendo volontariamente, così presi a parlare con un'ancella accanto a me, ma senza dare troppa importanza a quanto mi diceva.

"Se ti fa piacere, sì. Passeggerò volentieri con te, mi aiuterà a rilassarmi, ne ho proprio bisogno, mia cara", risposi, portando alla bocca un fico succoso e dolce.

"Sì, moltissimo!" risposi sorridendogli e passando a spiluccare del pane con dello spezzatino di montone piccante.

Io continuavo il mio pranzo senza occuparmi di quanto accadesse intorno, ma pensavo sempre se sarei stata sospettata di qualcosa in futuro.

"Bene, mia cara... allora, dopo pranzo, passeggerò con te", risposi felice di potermi appartare con la mia amata e splendita consorte.
Le sorridevo e gustavo i cibi speziati, ma la mia mente tornava a quanto rivelato dal mio sacerdote.

Vidi gli occhi velarsi.
Mi sorrideava, ma sapevo bene che era ancora preoccupato.
Sospirai e ripresi a mangiare, promettendomi che avrei trovato il modo di allontanare quei brutti pensieri dalla sua mente.

Bene! Dopo pranzo non avrebbero avuto bisogno di me.
Avrei meditato, magari in un santuario, sulla mia devozione al Faraone e la mia lealtà nei confronti della mia regina straniera.

Edited by soppesando - 21/4/2013, 17:27