A consultare il mio dio

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Rietrato al tempio venni affiancato dai miei sacerdoti per questa o quella consulenza e non potei ritirarmi nel sanca-sanctorum a disquisire con Sutekh.
Arrivai così all'ora del pranzo, che consumai da solo nella mia stanza.
E dopo una passeggiata tra le colonne della sala ipostila, mi diressi nel sanca-sanctorum per interpellare il grande dio Sutekh per avere consiglio.

Sollevai lo sguardo verso l'effige della divinità.
Mi inchinai e prostrai.
"Mio signore... quale onore ascoltare la vostra voce... Sono preoccupato per i nemici del nostro sovrano."

Edited by puffogigino - 15/8/2012, 00:47

"Sì, mio signore!" risposi, mentre l'effige tornava muta e senza quell'alone mistico.
Mi alzai, feci un mezzo inchino ed uscii andando nella mia stanza e decidere, chi avrei potuto mandare a Waset, o se fosse il caso che partissi personalmente.