Rito giornaliero

Mi ero alzato all'alba, pronto per il rito quotidiano al mio dio padre Seth.
Lasciai la mia stanza e raggiunsi il Sanca Sanctorum.
Ruppi i sigilli ed estrassi la statua del dio per lavarla, profumarla e offrirgli del cibo.
Poi richiusi il tutto e riapplicai il sigillo.

Tornai nel mio alloggio e consumai la mia colazione, per poi uscire a meditare tra le colonne del tempio.
Il sole cominciava a scaldarsi.

Ero al tempio da pochi mesi, anche se ero già un uab.
Cercavo il Gran sacerdote che sapevo dover essere nella sala ipostila.
Finalmente lo trovai.
Feci un inchino ed attesi l'invito a parlare.

Mentre ero assorto nei miei pensieri, un sacerdote uab si avvicinò chiedendo udienza.
"Parla, ragazzo, cosa c'è?"

"Ecco, maestro... volevo avere alcune delucidazioni sul Papiro della Creazione... Ci sono alcuni punti che non mi sono chiari", risposi, tenendo bassa la testa e vergognandomi un po'.

"Certo, ragazzo, dimmi pure", esordii prendendo a camminare tra le colonne.
"Quali sono questi punti oscuri?"

"Ecco, maestro!" esordii, srotolando un papiro, "vede questo, passaggio... non mi è chiaro, cosa significa esattamente?"

Guardai attentamente il passaggio sul papiro che il giovane uab non aveva compreso e presi a spiegarglielo, continuando a camminare tra le colonne del tempio, cercando di mantenermi nelle zone più ombreggiate.

La sua spiegazione mi illuminò.
A volte certi passaggi erano davvero ostici.
"Grazie, maestro!" risposi, quando ebbe terminata la spiegazione.

"Bene, ragazzo, se non c'è altro, va' pure!" dissi, congedandolo.
Poi tornai alla mia meditazione, passeggiando tra le colonne del tempio.

"No, maestro, grazie!" dissi, lasciandolo alle sue meditazioni e guardandolo allontanarsi tra le colonne della sala ipostila.

Rimasto solo cominciai a pensare a come aiutare il Governatore Hyksos a penetrare nell'Alto Egitto e diffondere il culto del mio grande dio Seth.

All'improvviso una voce tonante e profonda chiamò il mio nome.
Mi guardai attorno per capire da dove provenisse, ma ero solo.
Non capivo da dove provenisse, poiché le colonne avevano distorto maggiormente il suono.
"Chi è?... Chi sei? Dove sei? Mostrati!"