Marco_Longino |
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| Notai lo sconcerto sul suo volto. "No, fratello!" dissi, andando a sedermi di fronte a lui. Mi inginocchiai e lo scrutai attentamente. La missione era troppo importante per poterne parlare apertamente e chiunque avrebbe potuto ascoltare. Mi sposrsi un po' verso di lui e cercai di parlare con un tono tale, che solo lui potesse sentire. "Il nostro dio e padre mi ha dato un incarico e devo partire all'istante... Dovrò lasciare a te il tempio ed ogni incombensa", riflettei ancora. "Dirai che sono partito per questioni di famiglia, tutti sanno che mio padre è molto malato e risiede nelle terre del nord... Non alzeranno questioni, e questa sarà la versione ufficiale", conclusi, abbassando lo sguardo sui papiri che il mio secondo aveva tra le mani.
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